Le interviste di ODA

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    Ringrazio infinitamente gli amici del DFS, per la traduzione e la stesura degli articoli che io "rubo" con gran piacere :)
    hjhjj

    CITAZIONE
    Di seguito sono riportate le dichiarazioni rilasciate da Eiichiro Oda, dai primi anni di pubblicazione di ONE PIECE ad oggi. Si tratta di una selezione dei passaggi più interessanti di interviste rilasciate a giornali, televisioni, radio e siti web o riportate su databook, artbook o altri volumi/riviste di Shueisha; sono escluse le dichiarazioni di interviste riportate integralmente in questa sezione del sito.
    Nella maggior parte dei casi si tratta di dichiarazioni dirette dell'autore, che sono riportate tra virgolette, altri sono invece fedeli riassunti riportati su pubblicazioni ufficiali; raramente si tratta di dichiarazioni di vari collaboratori o conoscenti stretti di Oda. L'ordine è cronologico, a seguito di ogni dichiarazione è riportata la fonte e l'anno.

    "Ogni membro della Ciurma può diventare protagonista." Comickers (1998)

    "Preferirei disegnare i Mugi mentre si rilassano, piuttosto che mentre combattono." Comickers (1998)

    "L'intero mondo sarà scombussolato nella saga finale." Asahi Evening Newspaper (26 Novembre 1999)

    "Fondamentalmente non uccido nessun personaggio perché desidero che i lettori si sentano soddisfatti alla fine di un arco narrativo." Asahi Evening Newspaper (26 Novembre 1999)

    Oda scelse il Gom Gom per Rufy così da far sembrare che stia giocherellando anche quando in realtà sta combattendo seriamente. Asahi Evening Newspaper (26 Novembre 1999)

    Rufy, Zoro e Nami sono il cuore di ONE PIECE. Color Walk 1 (2001)

    "Ci sono persone adulte che uccidono esseri umani dicendo "Questa è una guerra santa!" "Questa è la giustizia!". E ci sono bambini che assistono a tutto ciò. ONE PIECE continuerà per un bel po' e tutti noi continueremo a pregare per la pace." Weekly Shonen Jump # 44 (2001)

    Nel 2001, Oda dormiva 2 ore al giorno. Ma non 2 ore consecutive, bensì tanti sonnellini da 15 minuti. Tensai Pasokomijuku (2002)

    "Non mi curo delle lamentele dei lettori a metà di una storia, perché sono sicuro che le scene fondamentali siano interessanti." Manga Omo! (2002)

    "Se dovessi disegnare tutto ciò che ho in mente, impiegherei 20 anni per finire ONE PIECE." Manga Omo! (2002)

    Tra i pirati realmente esistiti, quello che suscita il maggiore interesse in Oda è Barbanera. ONE PIECE Blue (2002)

    "L'amicizia è uno de tempi portanti di ONE PIECE." Weekly Shonen Jump # 13 (2002)

    "Le persone sono influenzate dal loro tempo. Dopotutto, se le persone si uniscono per un'unica causa, possono dare vita ad una forza inarrestabile... Questo è effettivamente un tema portante dell'opera." One Piece Animation Logbook (2002)

    "Forse l'arte c'insegna qualcosa? O i manga ci spingono a fare qualcosa? In realtà, io non voglio trasmettere alcun messaggio con il manga che disegno. Quando scrivo una storia, i temi emergono da soli. Faccio del mio meglio per trovare una risposta a ciò in cui mi imbatto nello scrivere una storia, ma ogni lettore è libero di interpretarla come preferisce. Quindi no, non mando alcun messaggio. Ma, mmh... questo non significa che io non abbia niente da dire." Color Walk 2 (2003), SWITCH (2009)

    Quando Oda non ricorda qualche mossa di Rufy, la cerca su un fan-site di ONE PIECE. Weekly Shone Jump # 36/37 (2006)

    Oda aveva intenzione di inserire gli Uomini-Pesce nel capitolo 3, ma gli editors lo dissuasero. Manga no Chikara (2007)

    "Dopo la fine di ONE PIECE, Oda vorrebbe creare un manga breve come ha fatto Akira Toriyama." Mangs no Chikara (2007)

    Domanda: "Chi vorresti come fratello o sorella tra i personaggi di ONE PIECE?"
    Oda: "Credo che Usop sarebbe il più simpatico come fratello. Sì, formeremmo una bella coppia." US Shonen Jump August (2007)

    Nelle scene finali di ONE PIECE, farà la sua apparizione un pirata con la benda sull'occhio. One Para (2007)

    Quando Bibi comparve per la prima volta, Oda non pensava a lei come ad una principessa. Doveva essere semplicemente sconfitta dai Mugi ed uscire di scena. ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    Oda rivelò agli sviluppatori del videogioco che Crocodile sarebbe stato battuto con una mossa legata al meteo, prima dell'uscita del relativo capitolo. ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    Oda aveva pianificato di disegnare l'addio dei Mugi alla Going Merry entro un anno dal capitolo 303 [la saga di Skypiea finisce col capitolo 302], ma alla fine ci sono volumi 3 anni... ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    Usop è sempre stato e sempre sarà il più debole dei Mugi. ONE PIECE 10th Treasures (2007)
    "I lettori possono immedesimarsi in Usop, perché non è uno dei membri forti della Ciurma." ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    Oda dice sempre a se stesso "Non fuggire dallo sceneggiare il manga." ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    "Scrivo ONE PIECE cercando il maggior coinvolgimento emotivo possibile per il lettore. Se avessi scritto un batte-manga puro, sarei stato sconfitto facilmente da Dragon Ball." ONE PIECE 10th Treasures (2007)

    "I personaggi dei manga dovrebbero essere ricchi di emozioni. Oggigiorno ci sono troppe persone che non lasciano trasparire le proprie emozioni." Playboy (2007)

    "Odio quando un morto viene resuscitato in un manga." Playboy (2007)

    "Quando penso di far durare una saga 30 capitoli, finisce che ne impiego 90." Playboy (2007)

    "Le persone di mezza età sono forti in ONE PIECE. Ci sono molte persone fighe di mezza età nella realtà, ma non sempre sono forti. Quindi voglio che siano forti almeno nel manga." Intervista tra Usuta e Oda (2008)

    Secondo Oda, i film d'azione al giorno d'oggi si basano troppo sulla CGI; dovrebbero concentrarsi di più sulle relazioni interpersonali, piuttosto che sui combattimenti. Intervista tra Usuta e Oda (2008)

    "Adoro i film Western." Intervista tra Usuta e Oda (2008)

    "Due che combattono contro uno solo non è leale." Intervista tra Usuta e Oda (2008)

    "Oda vorrebbe creare un manga sui robot, una volta finito ONE PIECE." ONE PIECE Blue (2002), Intervista tra Usuta e Oda (2008)

    "È divertente disegnare le rughe sulle facce dei personaggi." Inoue Takehiko Pia (2009)

    "Se cercassi delle scorciatoie nel mio lavoro solo perché ONE PIECE è diventato popolare, rovinerei tutto." Inoue Takehiko Pia (2009)

    "Il finale della storia non è mai cambiato dall'inizio. Il problema è che non sono ancora riuscito a digerire davvero tutto ciò che succede prima della fine." Inoue Takehiko Pia (2009)

    "Non riesco a fare a meno di disegnare sempre un sacco di cose. Il formato settimanale è generalmente di 19 pagine ma io vorrei progredire il più velocemente possibile. Quindi finisco per infilarci dentro sempre un sacco di cose. In realtà c'è anche la voglia di finire prima, così poi posso rilassarmi." Inoue Takehiko Pia (2009)

    "Quello che m'interessa davvero creare non sono le storie, ma i personaggi. Mi chiedo sempre "Questo modo di comportarsi è verosimile?".
    Mi diverto molto a realizzare i vari design dei personaggi. Una cosa come la massa muscolare in relazione con la struttura facciale è un elemento a cui in realtà non penso mai. Quando riesco a creare per un nuovo personaggio una silhouette che nessuno ha mai visto prima, allora sono davvero contento. E, una volta che l'ho creato, voglio subito mostrarlo. Creo delle situazioni solo per poterlo mostrare... lo faccio spesso, così la storia diventa sempre più lunga." Inoue Takehiko Pia (2009)

    "Mi piace disegnare scene di festeggiamenti. Quindi non ho intenzione di disegnare niente che possa rovinare quell'atmosfera." MEN'S NON-NO (2009)

    Domanda: "ONE PIECE sta avendo un successo straordinario, l'avresti mai immaginato?"
    Oda: "A dire il vero immaginavo che disegnando cose piratesche avrei suscitato molto interesse, ma non credevo che sarebbe avvenuto così in fretta. Ha avuto fin da subito un'enorme popolarità. Tuttavia a questo mondo molte cose scompaiono così velocemente che neanche te ne rendi conto, è piuttosto spaventoso pensarci." MEN'S NON-NO (2009)

    Oda torna a casa una volta l'anno. Le sue figlie vanno a trovarlo e passano la notte nel suo ufficio una volta la settimana. MEN'S NON-NO (2009)

    "Sceneggiare una storia è tremendo. D'altro canto disegnarla è molto divertente." LIAR GAME/Invitation (2009)

    "ONE PIECE è completo al 50%." ONE PIECE Pia (2009), Sound Recording (2012)

    "Se avessi disegnato tutto ciò che avevo in mente per la saga di Marineford, avrai avuto bisogno di capitoli da 50 pagine ciascuno." ONE PIECE Pia (2009)

    "Se mi facessi influenzare dalle opinioni del pubblico femminile, rovinerei irrimediabilmente la mia identità di mangaka shonen." SWITCH (Novembre 2009)

    Il lettore tipo a cui ONE PIECE si rivolge è un ragazzo di 15 anni. SWITCH (Novembre 2009)
    "Vorrei finire ONE PIECE il prima possibile." SWITCH (Novembre 2009)

    Domanda: "Com'è la madre di Rufy? Che aspetto ha? È molto bella? Cosa le è successo? Forse è morta quando Rufy era ancora piccolo?"
    Oda: "Credo sia ancora viva, ma ancora ci devo pensare bene [ride]. Ma se dovesse apparire nella storia, sicuramente sarebbe una donna molto tenace. E severa. Ma di certo non sarebbe una donna molto bella. Avrebbe la tipica acconciatura da signora di mezza età.Parlando di famiglie, ho mostrato la storia di Nico Robin e della sua famiglia. È stata la prima volta in cui ho mostrato una madre nei ricordi di un personaggio, fino a quel punto non avevo mai disegnato un rapporto di sangue.Nel caso di Chopper, era chiamato considerato come un figlio anche se non c'era un rapporto di sangue. Volevo mostrare che si può considerare parte della proprio famiglia anche qualcuno a cui non si è legati con un legame di sangue." American Shonen Jump (Dicembre 2009)

    "Rufy dà più importanza all'azione che alle parole." Color Walk 5 (2010)

    Oda inizialmente non aveva alcuna intenzione di far perdere un braccio a Shanks. Prese quella decisione solo dopo che il suo editor gli disse che la storia non era abbastanza interessante. ONE PIECE Grand Countdown 2 (2010)

    A Sabaody, Oda non aveva intenzione di introdurre le Supernove inizialmente. Ma, alla richiesta del suo editor di rendere la storia più eccitante, dopo 3 ore Oda buttò giù il capitolo con la prima apparizione delle Supernove. ONE PIECE Grand Countdown 2 (2010)

    "Mi sono imposto la regola di includere in un capitolo il triplo delle situazioni presenti normalmente in un manga." Manga Nou no Kitaekata (2010)

    "Mi sono arrabbiato molto quando ho visto la morte di Ace nell'anime. Mi sono chiesto perché Ace dovesse morire in maniera così brusca." Jump Festa 2011 (2010), Eternal Log (2012)
    Generalmente Oda finisce i bozzetti di un capitolo 17-19 giorni prima dell'uscita della rivista. TV show "Real Scope" (19 Marzo 2011)

    "Nessuno deve parlare male di Zoro." Niconico Live Broadcast (28 Dicembre 2011)

    Nel 2010 Oda ha guadagnato più di 25 milioni di dollari. TV show "Bakanahurishite Kiitemita" (3 Maggio 2012)

    Oda aveva inizialmente intenzione di uccidere Ace entro un anno dalla sua prima apparizione nel 2000. Sound Recording (2012)

    "Quando si crea un protagonista, è importante non farlo troppo forte.Ad esempio, Akainu è così forte che se fosse lui il protagonista ONE PIECE finirebbe in un anno." Sound Recording (2012)

    "Inizialmente ONE PIECE doveva durare 5 anni.Ogni Mugi si sarebbe unito prima dell'entrata nella Grand Line (1 anno, 1 anno e 1/2).Grande avventura (3 anni).
    Saga finale (1 anno)." Sound Recording (2012)

    Nel 2012, Oda andava a letto alle 2 di notte e si alzava alle 5 di mattina. ONE PIECE Newspaper Vol.2 (2012)

    Tutti gli editors di ONE PIECE conoscono la fine del manga. ONE PIECE Newspaper Vol.3 (2012)

    "ONE PIECE è completo al 60%. D'ora in avanti, cercherò di limitare il mio desiderio di mostrare sempre nuove cose. Se disegnassi tutto ciò che mi viene in mente, ONE PIECE non arriverebbe mai alla fine." ONE PIECE newspaper Vol.4 (2012)

    Oda si è preoccupato quando ONE PIECE ha ottenuto un enorme successo. T (2012)

    Domanda: "A tutti i lettori che si chiedono cosa succederà nel futuro di ONE PIECE, che messaggio vuoi mandare?"
    Oda: "Una cosa che mi motiva a continuare a disegnare ONE PIECE è l'idea di disegnare la saga finale. La saga finale sarà fantastica! M'immagino una saga finale che farà sembrare la saga di Marineford niente a confronto!"
    Domanda: "Dici sul serio?!"
    Oda: "La saga di Marineford per me è stata una digressione. Non credevo che sarebbe diventata così popolare. Quindi non so come i fans reagiranno alla saga finale. Ma tutto ciò che ritengo più interessante sarà nella saga finale. Vorrei che il maggior numero di fans possibile proseguisse questo viaggio con me fino alla saga finale."Eternal Log (2012)

    Oda impiega 3 giorni per la sceneggiatura ed i bozzetti, 3 giorni per disegnare ed 1 giorno per lavori extra (ad esempio la copertina di un nuovo volume). Eternal Log (2012)

    Ogni tanto Oda invita degli amici a casa sua per una festa. La casa di Oda comprende un ruscello, la statua di una giraffa a grandezza naturale ed un piccolo treno. Marie Tatsumi's blog (2014), TV Show "Job Tune" (25 Maggio 2013)

    Oda spesso scoppia a piangere mentre disegna OP.La scena che più l'ha commosso è questa [capitolo 209]:
    png
    Jump Festa 2014 (2013)

    Oda realizzò questa tavola appena prima della scadenza per la consegna del capitolo [capitolo 216]:
    png
    Jump Festa 2014 (2013)

    Oda all'inizio non aveva alcuna intenzione di far separare i Mugi dalla Going Merry, lo decise solo in seguito perché le navi avversarie stavano diventando più potenti. Jump Festa 2014 (2013)

    "Non mi piace quando la gente parla male dei personaggi di ONE PIECE. Per esempio, quando sento dire "questo cattivo è troppo debole", non posso fare a meno di pensare che lo renderò più forte!" Color Walk 6 (2014)

    Editor Onishi: "ONE PIECE è completo al 60-70% e finirà probabilmente entro 10 anni."
    Intervista con l'editor Onishi al ONE PIECE Ten in Taiwan (2014)

    "Ultimamente le persone che evidenziano l'inconsistenza di una storia sono tenute in gran considerazione, ma io non credo che una storia debba necessariamente essere scritta in maniera coerente." GHIBLI Magazine (2014)

    Quando Minoru Suzuki disse a Oda che la saga di Dressrosa era davvero profonda ed interessante, Oda rispose che un sacco di idee gli stavano venendo in mente una dopo l'altra. ‏@suzuki_D_minoru on Twitter (2014)

    Ci sono almeno 15 blocchi di appunti che includono le idee di Oda per la saga di Dressrosa. Jump Festa 2015 (2014)

    CITAZIONE
    Di seguito è riportata, in versione integrale, l'intervista rilasciata da Eiichiro Oda alla VIZ, casa editrice statunitense di ONE PIECE.
    L'intervista risale al novembre 2013 ed è stata condotta da Misaki C. Kido.

    Salpate con noi per la nostra più grande avventura... un’intervista esclusiva con uno dei più originali mangaka del Weekly Shonen Jump: Eiichiro Oda, il genio creativo dietro One Piece! Continuate a leggere per scoprire le ispirazioni di Eiichiro Oda, l’inaspettata ciurma pirata della quale gli piacerebbe far parte, e altro ancora!

    Domanda: Il mondo di One Piece contiene molti tipi diversi di pirati con stili particolari. Come e quando ti è venuta in mente per la prima volta l’idea di scrivere un manga sui pirati?
    Eiichiro Oda: Fin da piccolo, mi sono sempre piaciuti i pirati. Da bambino mi piaceva molto un anime chiamato Vicky il Vichingo. Parlava di un bambino che ammirava i vichinghi, e il suo sogno era di diventare uno di loro da grande. Mentre facevo ricerche sui pirati per One Piece, ho capito che i vichinghi sono un tipo di pirati. Penso sia fantastico avere degli amici al tuo fianco, proprio come nella serie di Vicky. Forse non è il paragone migliore, ma penso che lo spirito di quella serie viva nella mia opera.

    D: Se potessi far parte di una ciurma pirata di One Piece (esclusa quella dei “Cappello di Paglia”), quale sceglieresti e perché?
    EO: Mmh. Esclusi i “Cappello di Paglia”... penso che sarebbe fantastico far parte della ciurma di Buggy. Sembrano molto spensierati, e sarebbe molto divertente perché anche i sottoposti possono prendere in giro il capitano. Ma se fossi molto forte, vorrei far parte dei pirati di Barbanera.

    D: Se potessi dare dei consigli a dei turisti in visita nella Rotta Maggiore, dove consiglieresti loro di andare e perché?
    EO: Se stessi viaggiando nella Rotta Maggiore, mi piacerebbe molto fare una sosta su Skypiea perché tutto lì è super soffice. Mi ricorda quando viaggio in aereo e vedo le nuvole sotto di me dal finestrino. Penso che in un posto come quello, perfino un adulto si emozionerebbe.

    D: Il tuo manga è famoso non solo per le grandiose scene d’azione, ma anche per i momenti commoventi (nel mio ufficio sono state versate molte “lacrime virili”). Qual è il tuo segreto per suscitare una risposta emotiva tanto forte nei lettori?
    EO: Il fatto è che mi annoio facilmente. Quindi, se il mio manga fosse tutto basato sull’azione, o sulla commedia, o sui momenti strappalacrime, mi annoierei prima di chiunque altro. Quindi cambio lo stile della serie per tenere viva la mia voglia di disegnarla. Il vero segreto? Penso alle trame e alle scene quando sono stanco. L’unico modo che ho per avere una nuova idea è pensarci molto senza dormire o mangiare. È l’unico modo che conosco, perché gli esseri umani riescono a inventarsi nuove idee solo quando raggiungono il limite. Quindi, ogni volta che ho finito un manoscritto, sono completamente esausto.

    D: Non è un segreto che il tuo manga venda da matti e che abbia stabilito dei record in Giappone. Eppure non si è allontanato dalle sue radici. È ancora onesto e sincero com’era all’inizio. Qual è il tuo segreto nel gestire il successo?
    EO: Ad oggi, non ho mai veramente sentito il peso dell’avere successo. Cerco sempre di avere l’obiettivo di creare un manga per un singolo lettore, perché il più delle volte i manga si leggono per conto proprio. Quindi, ogni volta che disegno un manga, ho un solo lettore in mente: me stesso a 15 anni. Non ho idea di cosa penserebbero altre persone, quindi guardo indietro al me stesso quindicenne per giudicare cosa è fico e cosa no. Cerco sempre di restare fedele a me stesso, e in qualche modo questo fa presa sui ragazzi che leggono il mio manga.

    D: Per i lettori, è incredibile pensare al fatto che avevi già in mente la storia di Brook quando è comparsa Laboon. Di preciso, con quanto anticipo programmi One Piece, e quale tecnica usi per pianificare la storia?
    EO: Ho in mente solo il finale di One Piece, nient’altro. Ma conoscendo il punto di arrivo, tesso la trama e sviluppo archi narrativi che portino lì.

    D: One Piece ha delle bellissime doppie pagine a colori. Come procedi nel crearle, e quanto tempo ti occorre?
    EO: Ho disegnato un sacco di illustrazioni a colori. Di recente, ci metto più tempo a pensare a cosa disegnare che non a disegnarlo. Ma se l’idea è incompleta, mi annoierei a disegnarla. Quindi, finché non trovo qualcosa che ho davvero voglia di disegnare, penso e basta, a volte per tutto il giorno. Mi sembra che oggi sia più difficile scegliere cosa disegnare rispetto a quando è iniziata la serializzazione di One Piece.

    D: Quali film, serie TV o musica ispirano il tuo manga?
    EO: Ascolto molta musica mentre creo manga. Mi piace ogni genere musicale, sia giapponese che straniero. Creo una playlist come colonna sonora di un arco narrativo, e la ascolto di continuo mentre lavoro.

    D: Il manga digitale, come il Weekly Shonen Jump, sta iniziando ad avere successo in America. Tu cosa ne pensi?
    EO: Penso che il digitale sia una cosa bella per i manga, a patto che non interferisca con il modo in cui devono essere letti, perché la sequenza delle vignette e l’uso di pagine doppie in One Piece sono unici rispetto ai manga tradizionali. A parte questo, ho sempre immaginato che l’esperienza di leggere un manga digitale sia simile alla lettura su carta stampata, e che nessuna delle due sia migliore o peggiore.

    D: Hai qualche altra cosa da dire ai fan americani che si godono questa serie sul Weekly Shonen Jump?
    EO: Quando leggete One Piece, potreste imbattervi in scene strane che hanno senso solo per i lettori giapponesi. Ma vi prego di sopportarlo, perché sto cercando di creare un mondo che possa essere goduto da persone di tutto il mondo.

    ZAxLpaR
    CITAZIONE
    Alla domanda del giornalista sulla correlazione tra il titolo "ONE PIECE = WON PEACE" e la fine del manga, che indicherebbe un Rufy che trova la pace con la scoperta del grande tesoro, Eiichiro Oda sorride. "In realtà c'è davvero una relazione tra il titolo e la fine del manga, tuttavia ora non posso spiegarmi meglio, altrimenti la cosa perderebbe di significato." L'autore aggiunge poi: "Dopo 17 anni, dopo decine e decine di nuovi personaggi e nuove storie, non riesco a smettere di pensare a nuove idee. Credo di poter continuare a disegnare per altri 10 anni. E ci saranno nuovi membri della Ciurma, compariranno uno dopo l'altro." Riguardo alla creazione dei Frutti del Diavolo, Oda afferma di essersi ispirato originariamente a "Doraemon", il resto delle ispirazioni viene invece dalla vita quotidiana. Ad esempio il Frutto Gom Gom è nato dal fatto che Oda è sempre stato pigro ed avrebbe voluto poter allungare le braccia per afferrare ogni cosa senza doversi alzare dalla sedia. Il potere di Robin, il Fior Fior, nasce invece dal suo desiderio di avere tante mani per poter disegnare più velocemente. Inoltre, i Frutti ingeriti da personaggi femminili sono solitamente poteri che possono tornare utili a qualunque donna nella vita quotidiana, come il Swish Swish di Alvida ed il Kilo Kilo di Miss Valentine. Oda va a letto ogni giorno alle 8 di mattina e si sveglia alle 12, dorme solo 4 ore, ma dice di stare bene così.

    One_Piece_Color_Walk_5_Shark_61-590x838
    CITAZIONE
    Oggi vi riportiamo delle brevi ma interessantissime dichiarazioni di Oda, tratte da un'intervista doppia con protagonisti il nostro Sensei e la mangaka Momoko Sakura.
    Ecco un estratto del dialogo tra i due artisti:

    Eiichiro Oda: Sì, ho già deciso esattamente come finirà il manga. Vuoi che te lo racconti?
    Momoko Sakura: ...be', mi piacerebbe saperlo, ma probabilmente è meglio di no. Ma lo ONE PIECE non è qualcosa come "la propria crescita interiore" o cose del genere, vero?
    Eiichiro Oda: Ahahah, no no. Non farei mai una cosa del genere, in stile "Il Mago di Oz". Dopo che hanno vissuto un'avventura del genere, non sarebbe carino se non ricevessero un'adeguata ricompensa.
     
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    che dire se non CHE BOMBA!
    specialmente le rivelazioni sul finale mettono i brividi.... una saga che sconvolgerà il mondo intero, tanti altri nuovi membri, un "One Piece" che è un tesoro vero..... e dieci anni ancora :D
     
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  3. carlo.s
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    Ha rilasciato dichiarazioni a PLAYBOY?!? o.O

    Comunque ce ne sono un po' che saranno una mazzata per chi e' convinto che pianifichi OGNI singola cosa.

    Mi ha lasciato assai perplesso quella su Vivi...che ha un ruolo cardine nella saga che stava gia' disegnando!
    Forse pensava solo di affidare il ruolo di principessa a qualcun altra?

    L'uomo con la benda sull'occhio sara' senza dubbio la nuova grande ossessione dei fan...il nuovo "Sabo" :D

    Io spero tanto che lui scherzasse nel dire "cosi' si allunga la storia"... anzitutto perche' stona un bel po' con quello che ha detto sui suoi personaggi, e che io condivido molto (anche se NON e' l'aspetto del manga che preferisco), e poi anche perche' se allunga il manga si accorcia la vita!

    La saga finale... io spero tanto che lui distrugga tutti i suoi schemi, almeno per l'ultima saga, eppure il numero dei Mugi che appare rigorosamente uguale al numero dei pirati di Barbanera mi fa pensare male.... ma vorrei parlarne in un topic appropriato, se lo trovo

    Comunque ci sono tante tante altre cose di cui parlare, a proposito di queste dichiarazioni..
     
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    "Se dovessi disegnare tutto ciò che ho in mente, impiegherei 20 anni per finire ONE PIECE."cit

    (2014)
    ONE PIECE è completo al 60-70% e finirà probabilmente entro 10 anni."cit


    MMH,ho paura che durerà più di 10 anni :asd:

    (2024)
    One piece durerà ancora 20 anni,è all'80%
     
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    Bel topic!
    Diverse cose le avevo già lette, ma molte altre ancora no! Quindi grazie! :)
     
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    CITAZIONE (carlo.s @ 13/2/2015, 22:41)
    Ha rilasciato dichiarazioni a PLAYBOY?!? o.O

    La saga finale... io spero tanto che lui distrugga tutti i suoi schemi, almeno per l'ultima saga, eppure il numero dei Mugi che appare rigorosamente uguale al numero dei pirati di Barbanera mi fa pensare male.... ma vorrei parlarne in un topic appropriato, se lo trovo

    credo che sia la versione giapponese di playboy e mi pare che sia molto più soft di quella occidentale XD

    se non lo trovi, aprilo te :)
     
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    Ho la letto con la più insaziabile avidità, veramente interessante. Purtroppo o menomale, Oda non è uno che rilascia molte interviste.

    Edited by Crocodile-desert - 18/2/2015, 00:50
     
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    non appena gli amici del DFS ultimeranno la traduzione dell'ìntervista(lunga XD) tra Oda e kishimoto, la posterò qui :)
     
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  9. carlo.s
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    Il Podcast ha riportato un'intervista del '93, dove per ovvi motivi non si parla di OP ma di questo nuovo "astro nascente" fresco del successo ottenuto ai Tezuka Awards con WANTED!

    Vi do' direttamente il link XD
     
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    Vicino Pescara

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    non è un intervista ad ODa, ma riguarda luyi e OP :)
    a cura del DFS:

    Parla l'editor di ONE PIECE "Il manga è al 70-80%. I Quattro Imperatori compariranno uno dopo l'altro"

    150718_news-thumb-481x318-43151

    CITAZIONE
    Domanda: È vera la voce secondo cui solo gli editors di "ONE PIECE" possono conoscere come si concluderà?
    Risposta: È vero. Circa sette ore dopo essere stato scelto come editor di "ONE PIECE", Oda-san mi chiamò e mi chiese "C'è qualcuno lì vicino a te?". Dopo che ebbi risposto "No" mi disse "Visto che anch'io sono da solo, parliamo di quella cosa".

    D: A che percentuale è arrivato il manga?
    R: Mi ha detto che la prima parte della storia, prima del time-skip, rappresenta circa la metà del manga. Era intorno al volume 60, quindi ora saremo al 70%? Non credo sia già all'80%. Una cosa del genere comunque.

    D: È vero che Oda-san ha deciso che non disegnerà serie longeve una volta ultimato "ONE PIECE"?
    R: Credo sia più una cosa del tipo "Non potrà farlo", piuttosto che "Non lo farà". Lo dico perché penso che realisticamente sarà troppo avanti con l'età per iniziare una nuova serie longeva, una volta finita questa.

    D: Come editor di "ONE PIECE", ci sono delle promesse fatte a Oda-san che devi rispettare?
    R: 1) Non dargli troppe idee, perché dice che se riceve troppe ideee da altre persone perde l'entusiasmo di disegnare. Vuol portare avanti soltanto le sue idee, perché è lui il creatore della serie.
    2) Non chiamarlo "sensei" [maestro, ndt]. Mi riferisco a lui col suffisso "-san" [signore, ndt]. Questo perché nella creazione del suo manga vede l'editor come un suo pari.
    3) Dirgli cosa penso davvero di ciò che ha disegnato.

    D: Cosa apprezzi di più in Oda-san?
    R: Il suo talento, ovviamente, ma sono stato colpito da quanto impegno dedica al suo lavoro. Potranno esserci nuovo mangaka con più talento di lui, ma non credo ci sarà mai qualcuno che potrò impegnarsi più di quanto fa lui. Dorme 2-3 ore al giorno e pensa continuamente al suo lavoro, riguardo a questo non accetta compromessi. Continua a preoccuparsi che qualcosa possa non sorprendere il lettore come vorrebbe, oppure qualcos'altro possa non essere divertente come lui spera.
    Queste cose me lo fanno apprezzare davvero tanto, per me è il creatore per antonomasia.

    D: Le voci dicono che il suo guadagno annuo supera i 3 miliardi di yen [oltre 22 milioni di euro, ndt], ma come spende tutti quei soldi?
    R: Me lo chiedo anch'io. Ultimamente si diverte a fare grigliate. Ha comprato un barbecue ed invitato tutti i suoi amici e vecchi editors. Mentre cuoce la carne dice "La lascio stare un altro po'" o "La cuocio ancora". Gli piacciono anche gli oggetti fisici, ne colleziona un sacco, tra cui le figures di alcune celebrità americane.

    D: Anche la sua casa è molto grande, vero?
    R: Già. Oda-san dice sempre "Voglio rappresentare un sogno per i giovani mangaka". A volte ci scherza su: "Vivo in una bella casa in cui anche loro vorrebbero abitare e compro oggetti interessanti, spero che puntino ad avere le stesse cose attraverso il loro duro lavoro".

    D: Parlando sinceramente, credi che "ONE PIECE" in futuro continuerà a divertire i lettori?
    R: Credo che le storie che riguardano la trama principale (ovvero il ritrovamento del tesoro ONE PIECE) saranno disegnate una dopo l'altra, ormai che siamo entrati nella seconda metà dell'opera. Anche i Quattro Imperatori compariranno uno dopo l'altro, questo renderà tutto più divertente. - See more at: http://www.devilsfruitsite.com/2015/07/par...h.i7131bIV.dpuf
     
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  11. Luffy Senpai
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    Una cosa che mi fa pensare ancor di più è se il nome si scrive Rufy o Luffy, sinceramente preferisco Luffy, poiché suona meglio
     
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    ma che c'entra col topic?' XD
    in teoria il nome vero è Luffy. ma nella pronuncia è praticamente identico per quel "vezzo" che hanno i giappi con la erre e la elle
     
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  13. Luffy Senpai
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    Ahaha me ne rendo conto solo ora... Cmq grazie dell'informazione :)
     
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    Pirati
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    Interessante l'intervista!
    L'info che gli imperatori si susseguiranno uno dopo l'altro mi fa davvero gola! Se davvero siamo al 70% credo che da ora in poi fino alla fine sarà un susseguirsi di eventi importanti che influenzeranno continuamente la storia dei nostri mugiwara!
     
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    gli amici del DFF hanno tradotta l'intervista tra Oda e Kishimoto :)

    zGA5StL

    vi avverto che è un pò lunghetta XD

    CITAZIONE
    Salve ragazzi! :D
    Tempo fa vi avevamo portato una succosa anticipazione e finalmente vi proponiamo in versione integrale l'intervista del secolo, Eiichiro Oda e Masashi Kishimoto insieme! *_*
    Alla prima chiacchierata pubblicata in un volumetto speciale di NARUTO, si è aggiunta un'altra doppia intervista più breve. Ve le riportiamo entrambe qui sotto tradotte by DFS; vi segnaliamo che sono presenti spoiler sul finale del manga di Kishimoto.

    Intervistatore: Prima di tutto, grazie per il tuo duro lavoro negli ultimi 15 anni, Kishimoto-sensei.
    Kishimoto: È stato un piacere. Ammetto di sentire un senso di liberazione ora che tutto è finito. Ma sono ancora molto impegnato con la NARUTO Ten [mostra giapponese dedicata al manga, come la precedente ONE PIECE Ten, ndt] ed un sacco di interviste. Per non parlare del film su cui sto lavorando. A dire il vero pensavo che avrei avuto molto più tempo libero! [ride]
    Oda: L'ultima volta che ci siamo visti, appena dopo che avevi concluso l'ultimo capitolo di "NARUTO", non mi hai forse detto "Ora il cielo mi appare in maniera diversa"?
    K: Già, ho detto proprio così. Mi sembrava più luminoso. Sai quando si dice "un bel cielo azzurro"? [ride]
    O: Per me non è ancora arrivato il tempo. Il cielo mi sembra ancora parecchio nuvoloso. [ride]
    K: Tutto è cambiato. Mi sembra che anche l'acqua abbia un sapore diverso ora. [ride]
    L'altro giorno stavo lavorando allo script del film ed ho pensato "Ehi, forse posso lavorare anche fuori dal mio ufficio" e sono andato a fare una passeggiata. Ma non ho fatto molti progressi.
    O: Già, all'esterno è più dura. Ogni tanto mi faccio una passeggiata, giusto per rilassarmi, ma non mi vengono mai buone idee quando sono all'aperto.
    K: Quando esco, sembra che tutti i negozi cerchino di attirare la mia attenzione. Vedo l'insegna di un ristorante e penso "Mmh, perché non provare come si mangia?", immagino tu capisca cosa intendo. Oppure l'altro giorno, sono andato a vedere un film con i miei figli, è stato davvero divertente e all'uscita abbiamo preso da mangiare e ci siamo divertiti semplicemente stando a chiacchierare.
    O: Bello, vorrei poter fare anch'io una cosa del genere. [ride] Ma quando stai lavorando ad una serie è difficile prendersi una pausa, dico bene? Cioè, più sto lontano dall'ufficio e più divento ansioso ed irrequieto.
    K: Per me era esattamente la stessa cosa.

    Intervistatore: Oda-sensei, cos'hai provato quando "NARUTO" si è concluso?
    O: Mi sono sentito piuttosto triste, ho pensato "Quindi è davvero finito, eh?". Cioè, sapevo che si stava avvicinando alla conclusione, ma sotto sotto speravo che non accadesse.
    K: Ho inviato un messaggio a Oda una volta concluso. Ci conoscevamo già, quindi non è stato molto difficile. Tuttavia non sono molto un tipo da cerimonie e circostanze. [ride]

    Intervistatore: La cover di "ONE PIECE" uscita insieme all'ultimo capitolo di "NARUTO", nel Weekly Shōnen Jump 50, ha fatto molto parlare. Conteneva un sacco di riferimenti a personaggi e simboli di "NARUTO".
    Oda: Il coordinatore dei vari media di "NARUTO" alla fine della serie era stato mio editor. Quindi l'ho contattato in privato e gli ho detto: "Voglio fare qualcosa di speciale per il finale di "NARUTO"". E mi sono venute in mente un sacco di idee con il suo aiuto.
    K: Wow, sul serio? Non lo sapevo.
    O: Alla fine non riusciva a decidersi per quale idea adottare. [ride] Quindi ho pensato semplicemente di mettere insieme alcuni riferimenti a "NARUTO" e quella cover è stato il risultato.
    K: Fantastico. Deve aver richiesto un sacco di lavoro.
    O: Già, volevo disegnare dei piatti che ricordassero Ichiraku [chiosco di ramen frequentato da Naruto] e ci ho inserito anche dei messaggi nascosti. Speravo che nessuno li notasse, in modo che rimanesse una cosa solo tra noi due. E invece se ne sono accorti tutti! [ride]
    K: Be', tutti tranne me. Mio fratello [il mangaka Seishi Kishimoto] mi ha chiamato dicendomi: "Guarda il menù appeso al muro, c'è un messaggio nascosto." e solo allora l'ho notato! [ride]
    O: In ogni caso speravo che fosse un po' più difficile da scovare. Ma vabbe'...

    Intervistatore: Sembra che i lettori l'abbiano capito vedendo il kanji dell'insalata di rucola.
    O: Ho provato a scervellarmi per trovare piatti adatti ad un ristorante come quello della serie, ma è stato molto difficile. [ride]
    K: E quello di spalle che mangia della carne sarebbe Naruto, giusto? Mentre Rufy mangia del ramen.
    O: Rufy che cede della carne è un evento raro. [ride]
    K: In più, il titolo di quel capitolo di ONE PIECE [capitolo 766] è "Smile". Mi ha fatto venire un groppo in gola. Un sacco di persone hanno apprezzato quell'illustrazione, ma io ero davvero il più contento di tutti.
    O: Non l'ho detto a nessuno, ma inizialmente avevo intenzione di usare la trama dell'intero capitolo, e non solo la cover, per mandarti un messaggio. Però il capitolo era in quel grande flashback su Corazón e Rufy non compariva per niente. Inizialmente avevo pensato di mettere dei riferimenti a "NARUTO" nei vari sfondi e di disegnare Rufy in modo da farlo assomigliare a Naruto. Sfortunatamente il flashback è finito solo quando "NARUTO" si era già concluso.
    K: Wow. [ride] Ammetto che vedendo quella cover ho pensato che io avrei dovuto fare di più.

    Intervistatore: Ma hai disegnato il simbolo della Ciurma di "Cappello di Paglia" sulla statua di Naruto Hokage nell'ultimo capitolo, no?
    O: In realtà Kishimoto me ne aveva già parlato. Mi disse: "Farò disegnare al figlio di Naruto un po' di graffiti, credi che potrei usare il simbolo della Ciurma di "Cappello di Paglia"?" Ed ovviamente non avevo niente in contrario. Tuttavia temevo che i fans di "NARUTO" si sarebbero un po' arrabbiati, visto che si trattava dell'ultimo capitolo.
    K: Dovrebbe essere andato tutto liscio. [ride] Immaginavo che la gente ne avrebbe parlato.
    O: Comunque non potevo immaginare che l'avresti posto in una doppia pagina del genere. [ride] Un sacco di gente pensa che i mangaka non possano essere amici tra loro, perché sempre in competizione nella stessa rivista o altro. Ma non è affatto così, ci sono un sacco di sacco che lo smentiscono.
    K: Esatto, in realtà siamo amici per la pelle! [ride]

    Intervistatore: Quando vi siete incontrati per la prima volta?
    K: Buona domanda... credo sia stato ad una Jump Festa, quando ero ancora un nuovo arrivato al Jump.
    O: Oh, è stato allora?
    K: Probabilmente sì [ride]. La prima impressione che ebbi nel vederti fu "Oh, il grande Oda-Sensei".
    O: Ma dai, che dici! [sorride]
    K: Ahahah. No, sul serio, già allora pensavo che Oda-san non fosse uno che poteva essere ignorato. Aveva una serie con già due anni di serializzazione e si era fatto un nome. Ecco perché al nostro primo incontro lo chiamai "Oda-Sensei"... e lui mi rispose "Non dirlo mai più!"
    O: Ovvio. Siamo praticamente coetanei, che ragione dovresti avere per chiamarmi "Sensei"?
    K: Sai, avresti dovuto fare il comico [ride].
    O: Fin dal suo esordio ho pensato che ci fosse qualcosa di speciale nelle sue opere. Il suo disegno era eccellente e le sue storie erano armoniose come una composizione ikebana [arte giapponese della composizione floreale, ndt]
    K: Ikebana, eh? [ride]
    Oda: E perché indossi la divisa del Maestro delle Tartarughe [da "Dragon Ball", ndt]? Quando l'ho vista mi sono subito messo in posizione di guardia, pronto a combattere.
    K: Oggi mi sento in vena di combattere [ride].
    O: Come nei nostri manga, le cose si decideranno con un combattimento. Ma sono davvero contento di averti conosciuto; sei davvero una bella persona, non ha importanza chi vince e chi perde. E poi non sembri un tipo molto violento.
    K: È perché riesco a comprendere la sofferenza del mio avversario.
    O: Mi fa piacere sentirlo. In tempi di continui conflitti, sentir dire "riesco a comprendere" è la cosa più importante. E se sei tu a dirmelo, sono sicuro che quelle parole vengano dal cuore.
    K: Perché riesco davvero a comprenderla [ride]. Ma in realtà credo di essere un tipo molto rilassato.
    Oda-san punta sempre al massimo, ha scelto una strada impervia e piena di sacrifici. Io non potrei mai reggere una pressione del genere.
    O: Sono davvero contento di aver potuto competere con "NARUTO". E ti sono grato di non avermi mai reso la vita facile. In effetti, ogni settimana guardavo la rivista e quando sentivo di non aver fatto il capitolo migliore era per colpa di "NARUTO" più che di ogni altra serie. Ti sono grato per avermi fatto provare quella frustrazione, che mi spingeva a fare sempre meglio. "NARUTO" è davvero unico.
    K: Ho sempre guardato a "ONE PIECE" come una serie da ammirare e magari un giorno poter raggiungere. È sempre stato un pensiero fisso per me.
    O: Be', il fatto che il Jump ospiti non uno solo, ma ben due battle manga fantastici è una prova del tuo grande lavoro.
    K: Sicuramente. [ride]
    O: Di solito quando ci sono due manga dello stesso genere competono per intrattenere lo stesso pubblico. Ma Kishimoto ha capito come non rendere "NARUTO" e "ONE PIECE" troppo simili. Prendi per esempio i colori: Rufy usa un sacco il rosso, quindi per Naruto ha scelto dei colori diversi. Non c'è quasi traccia di rosso in Naruto, dico bene? È stato attento a non farli rassomigliare.
    Tuttavia, se Kishimoto avesse iniziato "NARUTO" due anni prima di me e avesse usato molto il rosso, credo che avrei usato lo stesso il rosso anch'io. [ride]
    K: È qui che sta la differenza tra me e te. [ride] Ma sicuramente ho fatto di tutto per evitare di far somigliare troppo la mia serie a "ONE PIECE".
    O: Sembra facile a dirsi, ma nella pratica risulta molto più difficile. Voglio dire, per me è stato piuttosto difficile mantenere "ONE PIECE" abbastanza diverso da "Dragon Ball".
    K: Senz'altro.
    O: "Dragon Ball" ha segnato molto tutti noi; credo che i fans lo ricordassero ancora bene cinque anni dopo la conclusine. Ed è sicuramente stato uno dei miei manga preferiti. Non avrei avuto speranze contro quella serie, per questo ho optato per qualcosa di diverso.
    K: Ti capisco.
    O: Ecco perché punto ad emozionare il lettore più con le scene di avventura che con quelle di combattimento. Ma credo che per Kishimoto sia stata anche più dura: doveva evitare sia "Dragon Ball" sia "ONE PIECE".
    K: Ho fatto varie prove e tentativi ed anche tanti errori. Oda stava scrivendo la storia di una grande avventura, quindi dovevo mantenermi lontano da una cosa del genere. Ecco perché facevo tornare Naruto al Villaggio dopo ogni missione compiuta. Inoltre Rufy si fa un sacco di amici durante il suo viaggio, quindi ho pensato che Naruto dovesse avere buoni compagni fin dall'inizio. In quel modo speravo che i due manga sembrassero diversi fin dal principio.
    O: Questo mi fa tornare in mente quella volta in cui fui io a dover evitare di assomigliare a "NARUTO". Il nome di Sanji doveva essere inizialmente "Naruto". Ma appena il tuo manga fece il suo esordio capii che sarebbe durato a lungo, quindi cambia il nome all'ultimo momento.
    K: A che punto sorse il problema? Avevi già pensato alle sue fantastiche sopracciglia?
    O: Certo. Sanji ha le sopracciglia a spirale, no? Ecco perché volevo chiamarlo "Naruto" [in giapponese è il nome di un motivo a spirale]. Aveva quell'aspetto fin dai primi schizzi del personaggio. Sono contento che "NARUTO" abbia esordito prima della comparsa di Sanji, altrimenti ti saresti trovato in una situazione imbarazzante.
    K: Probabilmente sì.
    O: Cos'avresti fatto se Sanji si fosse chiamato "Naruto"?
    K: Probabilmente avrei scelto un altro nome.
    O: Anche se si trattava del protagonista?
    K: Lo avrei chiamato "Menma" o "Shinachiku" [nomi sempre collegati al ramen, come lo stesso "Naruto"]. [ride] Ma a quel punto avrei dovuto cambiare anche il simbolo.
    O: "Shinachiku" sarebbe stato un po' difficile da pronunciare per i lettori stranieri. [ride]
    Un'altra volta sono stato io a contattare Kishimoto prima di mostrare "Gigant Pistol", la tecnica in cui la mano di Rufy diventa enorme, no? Perché c'era una scena nella seconda parte di "NARUTO" in cui le mani di Choji diventavano davvero enormi...
    K: Già.
    O: È stata una vera sorpresa vederlo. Quindi quando ho introdotto la tecnica "Gigant Pistol" gli ho detto: "Ehi, mi sa che ti copierò un po' questa cosa, mi spiace".
    K: Ma non c'era alcun problema. [ride]
    O: Ma è stato tutto merito di Kishimoto se i nostri due manga hanno potuto convivere nella stessa rivista.
    K: Be', quando tutti mi dicevano che "NARUTO" era come "ONE PIECE", sapevo di non avere nessuna speranza di vincere il confronto. Ma in effetti sentivo l'influenza di Oda al tempo.
    O: Già, proprio così. [ride]
    K: Una volta, non ricordo quando, ti chiesi qual era il tuo approccio nello scrivere un manga. Volevo sapere come la pensavi a riguardo.
    O: Ti ricordi cosa risposi?
    K: Non se lo ricorda. [ride] Mi dicesti: "Non c'entra niente il disegnare bene o male. Sta tutto nel vedere ogni cosa che fai come una sfida a te stesso. È così che ti dovresti approcciare." Mi impressionò molto.
    O: È come quando sei con le spalle contro il muro, allora disegni davvero con il massimo trasporto emotivo.
    K: Già, credo tu abbia ragione. È come se i dialoghi dei tuoi personaggi non suonassero bene finché non ci metti i tuoi sentimenti. Altrimenti non funziona.
    O: Già, non trasmettono niente sennò. Devi pensarci profondamente e disegnare trasportato dalle emozioni.

    Intervistatore: Parlando di personaggi, cosa ne pensa dello stile di disegno di Kishimoto-sensei?
    O: Riesce a disegnare bene qualsiasi cosa voglia. Tra l’altro, ha molto rispetto per gli animatori, è per questo che le sue ombre sono così distinte.
    K: Già, mi piace farli spiccare. Oda, invece, preferisce le scale di colore.
    O: Preferisco dipingere tutto dentro. Ma il fisico di Rufy è un po’ diverso da quello della gente normale, quindi a volte non ho idea di come inserire le ombre. [ride]
    K: Il senso della composizione e dello spazio di Oda è grandioso. Non importa quanti personaggi ci sono in una vignetta, fa funzionare tutto come un quadro. Hai la sensazione che ogni singola vignetta abbia un significato, e porti avanti la storia. E questo rende il tutto più divertente.
    O: Kishimoto ama gli anime, è per questo che nel suo manga ci sono tutti questi effetti mai visti. Lo stile delle sue espressioni è incredibile. Ad esempio tutte le tecniche ninja che usano Naruto e gli altri personaggi, dev’essere una bella sfida illustrare tutto su così vasta scala, ma Kishimoto ha sempre nuove idee su come fare.
    K: Mi piacciono molto gli effetti, per questo ne uso sempre di particolari. [ride]
    O: Quello che mi ha sorpreso di più è stato quando uno dei tuoi cattivi si è reso invisibile ed è andato sottacqua. Si vedeva solo questa silhouette, e mi è sembrata veramente ben fatta. È una cosa che hai ideato tu?
    K: Dev’essere stato nel “Kakashi Gaiden” [sei capitoli tra la prima e la seconda metà del manga, che raccontano la storia di come Kakashi abbia ottenuto lo Sharingan, ndt]. Non ricordo bene i dettagli.
    O: Be’, l’ho usato come ispirazione per il mio personaggio invisibile. [ride]
    K: Be’, hai occhio per queste cose. Comunque mi fa piacere sentirtelo dire.
    O: Bisogna parlare anche dei tuoi colori. Scegli sempre i migliori. È una cosa a cui presti molta attenzione?
    K: Be’, veramente, no. [ride]
    O: Usi molti colori eleganti, attenuati.
    K: Vero.
    O: Anche a me sono sempre piaciuti quei colori. Ma visto che "ONE PIECE" ha un pubblico di ragazzi giovani, ho pensato che avrei dovuto sforzarmi a usare un sacco di colori primari. E ora, be’, mi sono affezionato a quei colori primari, ma il cambio è stato difficile. [ride]
    K: Ora che ne parli, la tua gamma di colori balza fuori dalla pagina, vero?
    O: Be’, è un’altra differenza tra "NARUTO" e "ONE PIECE" che ha giovato ad entrambi.
    K: Il modo in cui usi i colori in "ONE PIECE" è così complicato, io non ci sarei mai riuscito. È la tua arma segreta, credo. Ho letto molti manga, e non ho mai visto nessuno usare i colori come te. Pensavo fosse semplicemente un tuo talento naturale, invece è un qualcosa su cui hai lavorato di proposito. È fenomenale.
    O: Ho iniziato a disegnare un sacco di arcobaleni ora. [ride]

    Intervistatore: C’è qualcosa su cui si è particolarmente impegnato nel lavorare a "NARUTO", Kishimoto-sensei?
    K: Be’, gli effetti di cui abbiamo parlato prima sono un esempio, ma in "NARUTO" volevo che sembrasse che i piedi di tutti fossero ben piantati al suolo.
    O: Può sembrare ovvio, ma è più difficile di come sembra. Bisogna sapere precisamente dove sia il baricentro del corpo, per esempio se uno solleva le spalle, che effetto ha questo sui fianchi, eccetera. Quel senso di equilibrio è cruciale. Per questo quando si guarda Naruto, anche solo da come sta in piedi, sembra ben saldo.
    K: Anche tu sei molto bravo a farlo.
    O: Tendo a modificare il terreno per accordarlo a come i personaggi sono posizionati. "ONE PIECE" ha moltissimi personaggi di diverse grandezze, e trovo molto difficile disegnarli come voglio se parto dal terreno.
    K: Ho gli stessi problemi quando disegno quegli enormi Cercoteri. Devi portare il terreno da loro.
    O: Sei un fan di Godzilla, immagino ti piaccia molto fare quei mostri enormi. [ride]
    K: Moltissimo. Ma ogni volta che disegno un Cercoterio, perdo un sacco di tempo. Ci sono moltissime vignette da fare.
    O: Già, quando disegni dal punto di vista di un personaggio grande, ci sono molti personaggi più piccoli nell’inquadratura, quindi c’è tanta roba da disegnare.
    K: Non penso che qualcun altro sia dettagliato quanto te nelle vignette, però.
    O: Non saprei. Ho sempre pensato che i tuoi Cloni d’Ombra fossero molto difficili da fare.
    K: Erano abbastanza difficili. [ride]
    O: È perché erano parecchio dettagliati. Voglio dire, mentre si sta disegnando qualcosa è sempre difficile, ma non c’è nulla di più soddisfacente di creare un disegno davvero efficace. Anche i lettori lo apprezzano. Non importa quanti giorni servano, mi interessa solo creare belle pagine.
    K: Il problema è se si hanno forze a sufficienza. [ride] Ma vederti affrontare di petto il lavoro fa venire voglia anche a me di dare il meglio.
    O: Ma, sai, sta diventando difficile mettere su degli show come la NARUTO Ten. Di questi tempi tutti si spostano verso le illustrazioni al computer, e molto presto non ci saranno più disegni originali da esibire. Potremmo essere l’ultima generazione in grado di fare uno show del genere.
    K: L’ultima generazione, dice...
    O: Praticamente siamo dei fossili.
    K: Fossili viventi. [ride]
    O: La mia tipica fortuna: devo entrare in questa nuova era già fossilizzato. [ride]

    Intervistatore: Quali sono i suoi personaggi preferiti di "NARUTO", Oda-sensei?
    O: Probabilmente Rock Lee e Gai Maito. Kishimoto è molto bravo con le scene d’azione stile kung fu.
    K: Be’, sono cresciuto coi film di Jackie Chan, che posso farci?
    O: Inoltre, dal punto di vista del design, Zabusa era molto fico. Credo che la popolarità di "NARUTO" sia molto aumentata attorno alla saga di Zabusa.
    K: Quel periodo è stato molto duro. Avevo la febbre ogni settimana, ma dovevo continuare a disegnare. [ride]
    O: È stato il tuo periodo più difficile mentre lavoravi a "NARUTO"?
    K: No, quella è stata probabilmente la fine. L’ultimo capitolo era a colori, quindi ho dovuto iniziarlo molto presto. E visto che avevano già deciso in quale numero sarebbe apparso, ho dovuto adattare la storia per farla rientrare in quei parametri. Ma più mi avvicinavo al finale, più mi sembrava di non avere spazio per concludere tutto. Normalmente avrei potuto rimandare alcune cose al capitolo successivo, ma non era più possibile. Onestamente, ci sono stati dei momenti in cui credevo di essere fritto. [ride]
    O: Non sembrava per niente affrettato, però. La struttura e le vignette sembravano avere parecchio margine. Ma sono sicuro che avevi già in mente tutto quello che avrebbe portato allo scontro finale tra Naruto e Sasuke. È stato difficile far arrivare la storia fin lì?
    K: Sì, lo è stato. [ride]
    O: Sarebbe bello per me concludere "ONE PIECE" in maniera carina e felice, ma arrivare fin lì sarà una battaglia senza esclusione di colpi. Ho tutte queste idee su come poterlo fare, ma hai ragione, è molto difficile. [ride]

    Intervistatore: Qual è stata la parte più difficile per arrivare al finale di "NARUTO"?
    K: È stato decidere esattamente come avrei rappresentato Sasuke. Fino ad allora, avevo fatto emergere molti dei sentimenti di Naruto, ma avevo totalmente nascosto quelli di Sasuke. Sapevo che alla fine avrei dovuto mostrarli, ma non ero sicuro di come arrivarci. Voglio dire, fin dall’inizio avevo deciso che il climax sarebbe stata una battaglia tra Naruto e Sasuke, quindi più o meno è venuto fuori come lo immaginavo. Ma ciò che è successo nel mezzo, non è andato proprio come pensavo.
    O: Quando disegni qualcosa che avevi in mente dall’inizio, puoi stancartene molto in fretta. Quindi se ti viene in mente qualcosa di più interessante, dovresti esplorarlo davvero. Non utilizzare qualcosa che ti è venuto in mente, anche quello equivale a deludere il lettore.
    K: Esatto. Quando ti viene l’ispirazione, coglierla è qualcosa che devi a te stesso.
    O: E una volta presa quella strada, devi capire come proseguire la settimana dopo. Tipo “Oh, no, e adesso cosa faccio?”. [ride]
    K: Cerchi di trovare una giustificazione. Qualcosa che lo mantenga coerente con ciò che è venuto prima. [ride] Per questo ritengo che i mangaka bravi nel trovare scuse realizzino le opere migliori.
    O: Già, devi essere bravo a integrare tutto.

    Intervistatore: Forse è un po’ presto, ma ha già delle idee sul suo prossimo lavoro, Kishimoto-sensei?
    K: Be’, nulla di definitivo, ma mi piacerebbe provare con la fantascienza. Mi piacciono le nuvole, quindi magari qualcosa nel cielo. Quando a Oda è venuta in mente la saga di Skypiea, ero molto geloso.
    O: Ne hai già parlato.
    K: È stata stupenda da leggere. Volevo fare una storia come quella, ma "ONE PIECE" mi ha preceduto... vabbè. [ride]
    O: Rieccoti, che cerchi di non competere con me. [ride] Be’, spero che almeno tu possa rilassarti per un po’.
    K: Il fatto è che quando finisci una serie, vuoi subito iniziarne una nuova. Non riesco a non pensare che mentre mi rilasso, tu sei ancora lì a lavorare alle tavole.
    O: Be’, sentiti libero di iniziare una nuova serie quando vuoi. [ride] Di solito dico ai miei amici autori che hanno appena finito un progetto di lunga durata di tornarmi a trovare presto, ma non ti farò pressioni. Quindici anni è un tempo lunghissimo per lavorare su qualsiasi cosa. Dovresti riposarti un po’.
    K: Grazie mille!

    Intervistatore: C'è qualche manga che vi ha influenzato particolarmente?
    K: Devo dire che Toriyama-sensei ha avuto una grande influenza su di me. Parlo di "Dragon Ball", ovviamente, ma ho adorato allo stesso modo anche "Dr. Slump & Arale". Oltre a questi, mi ha affascinato anche "Akira" di Katsuhiro Otomo.
    O: La prima volta che ho visto una tua opera ho pensato che dovesse molto allo stile di Otomo-sensei.
    K: Oh, è così ovvio? [ride]
    O: Come mangaka, è facile capire quale mangaka ha influenzato qualcuno, basta prestare attenzione al disegno o allo sviluppo della trama.
    K: Nel mio caso, credo che la costruzione della trama sia stata considerevolmente influenzata da "Dragon Ball". Per esempio le scene tipiche dei manga Shōnen che ti esaltano durante la lettura. Oppure le parti in cui Goku cresce e diventa padre, le ho sempre apprezzate molto. Inoltre credo che il bilanciamento tra il bianco ed il nero nel disegno di Toriyama-sensei sia superbo; rende ogni scena facile da interpretare, e non usa neanche tanti retini. È uno stile molto fico.
    O: E anche guardando ora un disegno di Toriyama-sensei, non sembra vecchio, perché aveva un senso del design fantastico. Era davvero straordinario.

    Intervistatore: Ad eccezione di altri mangaka, c'è qualcuno che vi ha influenzato in maniera particolare?
    K: Credo ci siano un sacco di animatori che mi hanno influenzato molto.
    O: Quando io e Kishimoto ci incontriamo, mi parla sempre di animatori che non ho mai sentito e mi dice "questo animatore è fenomenale!". Non hai scelto tu stesso l'animatore per la serie animata di "NARUTO" quando era in fase di sviluppo?
    K: È vero, l'ho fatto. [ride]
    O: All'infuori di Kishimoto, che ha una grande conoscenza nel campo dell'animazione, nessun mangaka potrebbe fare una cosa del genere.
    K: L'animatore da me scelto aveva già vinto dei premi all'estero, mi pare in Francia. A dire il vero, fin dai miei esordi come mangaka, pensavo a lui come animatore se mai una mia serie avesse ricevuto un adattamento televisivo. Ovviamente lo scelsi perché mi piaceva il suo stile, ma anche perché credevo che un artista già famoso all'estero avrebbe convinto molte più persone a leggere "NARUTO" fuori dal Giappone.
    O: Quindi era già previsto che "NARUTO" sarebbe diventato un grandissimo successo internazionale.
    K: Be', al tempo pensavo semplicemente che sarebbe stato bello se fosse stato conosciuto anche all'estero.
    O: Se stessimo parlando di quello che sei oggi non sarebbe strano, ma è sorprendente una cosa del genere per un mangaka esordiente al secondo o terzo anno di serializzazione. Di solito uno non farebbe tanta attenzione alla trasposizione in anime.

    Intervistatore: È fantastico che lei sia riuscito a realizzare il suo sogno. E invece quali sono le persone che hanno maggiormente influenzato lei, Oda-sensei?
    O: Così di primo acchito direi un animatore che è anche un mangaka, Hayao Miyazaki.
    K: Ma tu sei completamente originale, non mi pare ci sia qualcuno che ti ha influenzato davvero tanto.
    O: Probabilmente perché ero un ragazzino come tanti che leggeva un sacco di manga diversi. Ora che ci penso, credo sia stato un bene. E poi sono stato fortunato come tutti quelli della mia generazione: ho potuto leggere il Jump quando era nella sua Golden Era.
    K: Esattamente! Eravamo proprio nel mezzo della Golden Era. Compravamo il Jump ogni settimana, seguivano le storie capitolo per capitolo e pensavamo "Ecco come si costruisce una storia interessate!" oppure "Ecco come si fa un grande colpo di scena!" e così via. Questa cosa ci ha formati. La lettura a volumi è qualcosa di completamente diverso.
    O: Tutti quelli della nostra generazione sono fieri di aver goduto degli anni migliori del Jumo, dico bene? [ride]

    Intervistatore: Kishimoto-sensei, ci potrebbe dire quale personaggio di "ONE PIECE" le piace di più? E quale storia?
    K: Giuro che non lo dico solo perché Oda è qui presente, ma mi piace tutto! [ride] Tuttavia devo dire che mi piace molto Bellamy, sia il suo potere Spring Spring sia la sua personalità. E poi non posso non citare la storia di Chopper! Scene come il suo primo incontro con Hillk, o la neve dei fiori di ciliegio di quando lascia l'isola, ti arrivano al cuore!
    O: Sono felice di sentirtelo dire.
    K: Anche se il personaggio mi piace, devo dire che è anche spaventoso! Voglio dire, da un certo punto di vista non ha ben più potere di Rufy? Dovrebbe essere lui il Capitano! [ride]

    Intervistatore: Crede che Chopper dovrebbe essere il Capitano? [ride] E cosa glielo fa pensare?
    K: Mmh, non saprei come spiegarlo. Rufy è il protagonista ed è amato da tutti, ma Chopper ha qualcosa in più. È un personaggio con una combinazione perfetta di aspetto, carattere e ruolo in Ciurma. Voglio dire: Chopper è carino, ma è anche un mostro!
    O: Chopper in realtà ha un sacco di piani segreti e cattivissimi. Ehi, aspetta, ma cosa mi fai dire?! [ride] Chopper è un personaggio che nasce dalla disperazione. Inizialmente avevo pensato per il suo aspetto a quello di una renna alta ed allampanata che cammina su due gambe, ma Rufy, Zoro e Sanji erano troppo popolari e non riuscivo a trovare una dimensione adatta per Chopper. Ho pensato che un design del genere lo avrebbe messo in secondo piano rispetto agli altri, quindi l'ho reso basso.
    K: Ed è così che è nato quel personaggio. Sul serio, però, sono gelosissimo di Chopper!
    O: Lo dici sempre. [ride]
    K: In realtà, avrei sempre voluto avere un personaggio mascotte, quindi una volta ne ho creato uno: era un girino rosa. L’ho perfino disegnato un po’ a caso nei volumi del manga e nelle copertine del Jump... ma non ha attirato l’attenzione del pubblico.
    O: [ride] Ma durante la serializzazione accadono un sacco di cose non previste, vero? Per quel che mi riguarda, Chopper ne è un esempio.

    Intervistatore: Quindi capita spesso che la storia prosegua in maniera diversa da come avevate originariamente pianificato?
    O: Be’, sì, certo. Prendiamo la trama, ad esempio; è un qualcosa che hai pensato quando eri ancora un principiante sui vent’anni, quindi ovviamente oggi sapresti fare di meglio.
    K: Sì, esattamente.
    O: Pensi cose tipo “non posso farmi battere dal me stesso giovane!” [ride]
    K: Perché hai più esperienza.

    Intervistatore: Già che ci siamo, c’è qualcosa che trovate particolarmente difficile da disegnare?
    K: Direi che non sono un granché nel disegnare le donne. Ma tu disegni tutto, vero?
    O: Tutto.
    K: Be’, anch’o, non dico sia difficile, ma probabilmente non sono bravissimo a disegnare quando sono sotto pressione e c’è poco tempo a disposizione. Dato che non lo “sento”, ci vuole un sacco anche solo a pensare a cosa disegnare.
    O: Già, vuoi solo disegnare ciò che hai voglia di disegnare, vero?
    K: Disegni perché ti piace farlo.
    O: Esatto, la gente che pensa che disegniamo perché è il nostro lavoro si sbaglia di grosso! [ride] In realtà, non è che un’estensione del nostro hobby. Non ci va proprio di disegnare cose che non vogliamo disegnare o non ci interessano! [ride]

    Intervistatore: E la nuova serie di Kishimoto-sensei inizierà finalmente nel numero del 27 aprile del Weekly Shōnen Jump.O: Per quante settimane la disegnerai?
    K: Mmmh, chi lo sa...
    O: Sicuro che non stai sottostimando il lavoro?
    K: Cosa? No, ovvio che no. [ride]
    O: Be’, non intendo quello, ma sei sicuro che tu e le persone che lavorano con te non stiate sottostimandolo perché pensate tutti che “[Dopo quindici anni di serializzazione] una serie breve è una passeggiata.”?
    K: Non lo so.
    O: È molto diverso dal dover disegnare tutte le settimane come me.
    K: È vero, è passato qualche tempo da quando ho finito la serializzazione settimanale, quindi è possibile che i miei sensi si siano addormentati un pochino.
    O: Inoltre, la trama principale di "NARUTO" è finita, questa è una nuova serie. Tutti si aspettano molto da te, quindi non puoi raffazzonare nulla.
    K: Sì, hai ragione.
    O: Credo che all’inizio sentirai un bel contraccolpo per il fatto che ti sei riposato.
    K: Perché, in qualità di mangaka, è dura tornare al ritmo di prima, anche se ti riposi solo un giorno.
    O: Come quando fai pausa il primo dell’anno e subito diventi un po’ più lento.
    K: So esattamente di cosa parli. [ride] Senti che non riesci a disegnare molto bene, e aumentano le volte in cui devi usare la gomma per cancellare.
    O: Quando gli schizzi che prima facevi al volo non vengono fuori come volevi e non capisci il perché. È strano, ma più sei pieno di lavoro, più migliori. [ride] Gli umani sono al loro meglio quando sono completamente immersi in qualcosa.

    Intervistatore: Durante la serializzazione, quand’è stata la volta in cui avete avuto più problemi?
    K: Oh, decisamente quando ho avuto l’ernia del disco.
    O: Oh, stavi veramente male, è stata dura allora, eh? [ride]
    K: È successo quando stavo disegnando lo scontro con Kakuzu, all’epoca neppure i miei polmoni erano molto in forma. Ogni volta che mi stancavo, rantolavo come se avessi avuto la polmonite. Quando tossivo, mi faceva male la zona lombare. È stata dura. Alla fine dovettero pubblicare sul Jump la versione a matita del capitolo. Oltre a questo, sono anche caduto dalle scale, e altre cose così.
    O: Aspetta, davvero?
    K: Sì, circa tre anni fa? Quando sono andato alle terme con la famiglia, non ho fatto attenzione e sono caduto dalla cima di una scalinata in pietra.
    O: È pericoloso!

    Intervistatore: È successo perché stava pensando alla storia?
    K: No, ero solo stanco.
    O: Non penseresti alla storia scendendo le scale. [ride]
    K: Non mi sono fatto molto male, ma mentre cadevo pensavo di morire. [ride]
    O: Se fossi morto allora saresti diventato una leggenda, senza dubbio.
    K: Ma io non voglio diventare una leggenda. [ride]
    O: Già, nemmeno io; non mi interessa diventare una leggenda! Probabilmente penseresti “Se muoio così, diventerò una leggenda, ma che significato avrà avuto la mia vita?” nel momento in cui muori. Non mi piacerebbe ricevere elogi postumi.
    K: Come Van Gogh, che è stato apprezzato solo dalle generazioni successive. Voglio che la gente apprezzi il mio lavoro adesso, che sono ancora vivo. [ride] - See more at: http://www.devilsfruitsite.com/2015/04/int...h.rTARimNw.dpuf
     
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